I quattro dell’Ave Maria – SECONDO TEMPO





I quattro dell’Ave Maria – Seconda parte

Cat Stevens e Hutch Bessy sono reduci dalla caccia a Bill Sant’Antonio. Il bandito è saltato in aria, e la mancata prova della sua morte impedisce loro d’incassare la taglia sulla sua testa. Restituiscono allora alla Harold’s Bank i trecentomila dollari in oro trafugati dal fuorilegge e a suo nome si presentano dal presidente. Accettando di riceverli, questi si svela complice del bandito e s’espone alla loro pretesa d’ottenere come ricompensa la sua parte nelle rapine di Sant’Antonio.

Ricevuta una grossa somma in oro, Cat e Hutch s’apprestano a lasciare la città. Harold, però, intende recuperare quanto sborsato, e a tal fine si reca in carcere per ingaggiare un vecchio complice, Cacopoulos, già condannato all’impiccagione. Il galeotto accetta e viene fatto evadere, ma mentre esce di prigione s’avvede che l’aiuto sceriffo è stato assassinato con il suo coltello. Raggiunge allora il banchiere per provocarlo, finché Harold tenta d’ucciderlo e viene freddato.

Cacopoulos è uno strano bandito, nipote d’un commerciante di pelli greco che aveva avuto una relazione con un’indiana Cherokee e che l’aveva allevato dopo la morte del padre. Ha l’abitudine di maneggiare sempre un rosario, a volte di sgranarlo, specie quando spara.

Dopo una fruttuosa rapina in banca è stato tradito dai tre complici, che l’hanno lasciato catturare e marcire nelle galere per quindici anni, mentre loro si sono tutti arricchiti. Harold, in particolare, aveva atteso che egli fosse rilasciato per farlo incolpare d’un altro delitto (commesso proprio con il suo coltello, appositamente sottrattogli) e ottenere la sua condanna a morte.

Quella nei confronti di Harold è infatti solo la prima d’una serie di vendette che Cacopoulos dovrà compiere nei confronti dei vecchi amici. Prima, comunque, s’impadronisce dell’oro di Stevens e Bessy, lasciandoli anche a piedi in una landa desolata. Quando i due raggiungono la prima abitazione, scoprono per la prima volta che il rapinatore dilapida il loro denaro offrendolo a chiunque incontri sul suo cammino.

Cacopoulos intanto è sceso in paese in compagnia del funambolo Thomas, abile pistolero, poi è subito ripartito alla volta del Messico. Cat e Hutch lo rintracciano oltre frontiera. Il bandito, però, ha messo l’oro al sicuro e propone a Hutch di unire le forze per completare la sua vendetta, promettendo di restituirgli il bottino alla fine.

Costretto ad accettare, Hutch aiuta Cacopoulos a vendicarsi dell’ex complice Paco. Per farlo devono tuttavia violare il fortino dove Paco, in veste di giudice, sta condannando alla fucilazione alcuni ribelli.

Finiti sul patibolo, vengono liberati grazie a una banda di peones, ingaggiati da Cat dietro promessa d’una ricompensa e capeggiati da Cangaceiro. Per evitare di spartire il denaro fra tutti, i tre si mettono in fuga. Cacopoulos gioca un altro tiro ai soci lasciandoli di nuovo a piedi. Cat e Hutch si rimettono sulle sue tracce e lo ritrovano ancora, in compagnia di Thomas, a Fair City, dove l’ultimo ex amico Drake gestisce una casa da gioco.

Cacopoulos nel frattempo ha perso tutto al casinò, ma ha anche scoperto che la roulette è truccata. Compreso il meccanismo della truffa, tutti e quattro s’accordano di sostituirsi ai complici di Drake l’indomani, all’ora dell’Ave Maria. Il piano viene smascherato quando Cacopoulos ha già vinto una grossa somma.

Ma anche gli avventori del casinò ormai sono venuti a conoscenza del trucco ai loro danni. Drake e i suoi soci sono costretti a pagare e a misurarsi in duello con i quattro dell’Ave Maria. I soci vengono uccisi. Solo Cacopoulos risparmia l’antico amico, al quale doveva essere particolarmente legato, disarmandolo. Lo lascia così nelle mani dei truffati e, presto, del boia.