Romano Prodi si confessa
Romano Prodi si confessa
Romano Prodi si confessa in chiesa.
– “Signor parroco, mi vorrei confessare”.
– “Certo figliolo, qual è il tuo nome?”
– “Romano Prodi”
– “Ah! Ex Presidente del Consiglio, ascolta figliolo, mi pare proprio che il tuo caso richieda una competenza superiore, credo sia meglio che tu ti rechi dal Vescovo”.
Così Prodi si presenta dal Vescovo chiedendogli se lo poteva confessare.
– “Certo figliolo, come ti chiami?”
– “Romano Prodi”
– “Ex Presidente del Consiglio? No caro mio, non ti posso confessare perché il tuo è un caso difficile, è meglio che tu vada in Vaticano”.
Prodi va dal Papa:
– “Sua Santità, voglio confessarmi!”
– “Caro figlio mio, come ti chiami?”
– “Romano Prodi”
– “Ahi, ahi, ahi, figliolo, il tuo caso è molto difficile anche per me.
Guarda, qui, sul lato del Vaticano, c’è una piccola cappella e al suo interno troverai una croce, il Signore ti potrà ascoltare”.
Prodi, giunto nella cappella, si rivolge alla croce:
– “Signore, voglio confessarmi!”
– Certo figlio mio, come ti chiami?”
– “Romano Prodi”
– “Ma chi? L’ex Presidente del Consiglio? Ex Presidente dell’IRI? Ex Presidente della Comunità Europea? L’amico dei comunisti? Quello che ha creato la tassa una Tantum sui conti correnti di tutti ricchi e poveri (8×1000), quello che ha creato la tassa di lusso una tantum sulle moto dei poveri e dei ricchi(700.000 lire), quello che ci ha spremuti per entrare nell’EURO (da 60.000 lire a testa), quello che ha fatto una voragine nei conti dell’IRI e che ovviamente ha insabbiato, quello che ha permesso alla Cina di invadere i mercati europei di materie prime a basso costo senza controllo?”
– “Ehm… sono sempre io, Signore”
– “Figlio mio, non hai bisogno di confessare, tu devi solamente ringraziare!”
– “Ringraziare? E chi?”
– “I Romani, per avermi inchiodato qui, altrimenti scendevo e ti facevo un culo così!”.