Paolo Villaggio e Massimo Boldi – Scuola di ladri 2 – Film completo

Scuola di ladri 2

Scuola di ladri – Parte seconda è un film del 1987 diretto da Neri Parenti, seguito di Scuola di ladri. Nel film non è presente Lino Banfi (l’attore pugliese era impegnato sul set di Bellifreschi con Christian De Sica e non vi poté partecipare) mentre entra nel cast Susanna Siraghi, interpretata da Florence Guérin, falsa figlia di Amalio.

Usciti rispettivamente dal manicomio criminale e dal carcere, per aver rubato la coppa del mondo l’anno prima dalle mani di Maradona, i due cugini Egisto e Dalmazio riprendono a cimentarsi in vari furtarelli, senza troppo successo, finendo a rincontrarsi nel tentativo di svaligiare, entrambi, senza riuscirci, la stessa casa. Entrambi però ricevono un telegramma da Amalio, emigrato in Argentina, che li informa di stare per arrivare a Roma per compiere un furto insieme.

All’aeroporto però i due prima incontrano il losco “Zio” Aliprando, divenuto cieco e malridotto che chiede perdono per aver rubato la loro parte dei profitti, e poi Susanna, la figlia di Amalio, che comunica ai due l’arresto del padre al momento dell’imbarco sull’aereo e di volere la parte di bottino del loro ultimo colpo spettante al padre. I due sono però estremamente diffidenti nei confronti dello “zio” e tentano continuamente di andarsene.

Egisto e Dalmazio, completamente senza soldi, si fanno convincere ad entrare in società con Susanna progettando un furto ad un furgone portavalori: l’impresa però si rivelerà l’ennesimo fallimento e i tre decidono di riaffidarsi alla guida di Aliprando Siraghi.

Di nuovo sotto la guida del losco zio e alle sue regole (il 50% a lui e il 25% ad ognuno dei due fratelli) i tre porteranno a termine una rapina da 300 milioni di lire su un treno portavalori come finanziamento per il furto di alcuni gioielli su una nave per il valore di 30 miliardi di lire. Con un falso telegramma, che annuncia la morte di Amalio, Aliprando intende far partire Susanna per l’Argentina convincendo Egisto e Dalmazio che è meglio dividersi 15 miliardi in due che in tre.

Imbarcatisi clandestinamente sulla nave e sfuggiti ad un corpulento marinaio i due cugini riescono ad impossessarsi, non senza qualche imprevisto, dei gioielli, ma sulla nave c’è pure Susanna, mai partita per le Pampas (smentendo la sua parentela con Amalio), che spacciandosi per un’agente di una compagnia assicurativa obbliga i due ad aiutarla ad incastrare lo Zio Aliprando, salvo poi abbandonarli in mezzo al mare.

Susanna si rivela in combutta con Aliprando, falsamente cieco, che anche questa volta inganna i “nipotini” Egisto e Dalmazio, ma questa volta subirà inconsapevolmente la loro vendetta, che rubano i gioielli dalla piscina dove lo “Zio” li aveva gettati, nascondendosi dentro una sagoma di un finto squalo che avrebbe dovuto sorvegliare i preziosi.